Come descriveresti i tuoi capelli?
I miei capelli sono un po' folli, indisciplinati, direi. Ma questa è la loro natura, bisogna accettarli così. Si possono domare, ma non completamente. Sono di etnia mista, togolese-francese. Anche i miei capelli sono un mix. In un punto possono essere molto ricci, in un altro leggermente più lisci, possono arricciarsi in un senso o nell'altro... I miei capelli improvvisano, amano sorprendermi. Bisogna imparare a conoscerli e gestirli nel modo giusto.
 Hai sempre amato i tuoi capelli?
Ora li adoro. Ma li ho odiati per molto tempo. Questi capelli non andavano bene, non erano appropriati. Mia madre e mia nonna mi hanno insegnato a nasconderli. Fin dalla più tenera età, ho lisciato i miei capelli. Li ho intrecciati, con le extension. E poi, a poco a poco, mi sono posta la domanda: perché c'è questo rifiuto, piuttosto diffuso, anche all'interno della comunità nera? Perché viene tramandato di generazione in generazione? Così mi sono informata e ho trovato un libro interessante di una sociologa originaria delle Indie occidentali, Juliette Smeralda: "Peau noire, cheveu crépu: l'histoire d'une alienation" ("Pelle nera, capelli crespi: storia di un'alienazione"). Mi sono resa conto che risale al tempo della schiavitù. Ed è questa relazione, tra il dominante e il dominato, ad aver cambiato per sempre il rapporto che le persone nere hanno con i capelli. Questi stigmi sono stati trasmessi fino ad oggi senza che nessuno vi prestasse davvero attenzione. Nessuno, neanche i miei amici più stretti, avevano mai visto i miei veri capelli. E poi un giorno li ho davvero scoperti.