Prendersi cura dei capelli, un'arte accessibile a tutti!
Probabilmente hai già sentito parlare di layering nella skincare, una tecnica ispirata ai rituali di bellezza giapponesi che sovrappone i prodotti in un ordine specifico per associarne e massimizzarne gli effetti. Perché i tuoi capelli dovrebbero quindi accontentarsi di un'applicazione frettolosa dello shampoo e dello styling? Anche loro meritano un po' di tempo!
Cos'è un rituale?
Se stai immaginando figure con toghe che sventolano salvia danzando intorno a un fuoco, sei fuori strada! Per rituale si intende la semplice idea di prendersi cura di sé, dedicarsi del tempo e rendere sacro un momento concedendogli lo spazio necessario nella frenetica vita quotidiana. Non c'è da stupirsi che l'idea sia tornata in auge grazie al "Saho", il rituale giapponese per la cura del viso, un Paese in cui prendersi del tempo per compiere gesti precisi è uno stile di vita.
L'arte di prendersi cura dei capelli
Routine, rituale, step... diverse parole che trasmettono la stessa idea: quella di associare gesti e prodotti in un ordine specifico e con una certa regolarità. Il rituale, o l'arte di prendersi cura dei propri capelli, è nato nel 1957 nella mente di René Furterer. A quel tempo le donne andavano dal parrucchiere con grande regolarità, alcune anche settimanalmente. L'unica cosa che facevano a casa era spazzolare i capelli prima di andare a letto (pensa ai parrucchieri delle nostre nonne!).
Tuttavia, quando René Furterer ha creato la sua prima linea di prodotti, non si è accontentato di offrire formule destinate a detergere il cuoio capelluto. Ha creato protocolli di applicazione che sono serviti come base per la formazione di grandi figure nei trattamenti per i capelli, come le sorelle Carita o Alexandre de Paris. Il suo rituale si basa su tre step: Preparare, Detergere, Trattare. Un'idea semplice ma strutturata - rivoluzionaria all'epoca - che associa un gesto a ogni prodotto. Grazie a lui, questi segreti professionali sono stati condivisi con il maggior numero di persone possibile per rendere il rituale di trattamento dei capelli un'abitudine, non un privilegio.